sabato 28 febbraio 2009

Fiat 500, si va in Sicilia, per far crescere i soci isolani che hanno raggiunto quota 3100

Certo che la mania della 500 non finisce di stupire.
Con i suoi oltre tremila e 100 soci, la Sicilia ha una passione particolare per questa piccola vettura, che non sarà mai dimenticata e mai morirà. Oggi ad Enna in Sicilia si terrà all'hotel "Sicilia"una riunione dei fiduciari. Si parlerà se è possibile in futuro un ulteriore crescita. Penso che la risposta sia si. In quanto ogni raduno sia a Garlenda che in Svizzera ecc...Ci partecipano molte vetture di targa Siciliana, nonostante la lontananza. Ogni loro presenza, viene colorita dalla lodevole rifinitura delle caratteristiche, sopratutto della parte estetica della vettura. Addirittura ne ho vista una tutta dipinta a mano che assomigliava ad un carretto Siciliano, nei minimi dettagli. Alla riunione di oggi, parteciperanno la presidente Silvia de Paoli di Torino, il vice presidente Stelio Yannoulis di Bologna ed il fondatore del club Domenico Romano di Garlenda. Per informazioni sui raduni visita il sito: http://www.500clubitalia.it/index.php   

lunedì 2 febbraio 2009

La piccola Titti durante diversi raduni a Garlenda in provincia di Savona



Fiat 500, lanciata nel 1936, e ribattezzata più familiarmente:"Topolino") nacque in un periodo delicato della storia italiana: vale a dire in una fase di transizione che parte dalla Ricostruzione del dopoguerra, fino all'avvento dell'epoca universalmente nota come il "boom" degli anni 60. Nell'Italia dei primi anni 50, caratterizzata da un'economia prevalentemente agricola e ancora lontana dal benessere diffuso, forti erano le avvisaglie di un radicale sviluppo economico e sociale che presto avrebbe coinvolto il Paese. Con il graduale passaggio all' industrializzazione e con i primi tiepidi approcci al consumo, una delle principali domande, ancora senza adeguate risposte del mercato, riguardava proprio la mobilità individuale. Nell'immediato dopoguerra prese forma il fenomeno, tipicamente italiano, dello scooter (Vespa e Lambretta), ma poco più avanti si ripropose sempre con maggiore urgenza l'esigenza di una vera "motorizzazione di massa". La vecchia 500 C "Topolino" (la più piccola vettura al mondo!) rimase in produzione fino al 1955 e venne sostituita dalla ben più moderna 600. Tuttavia rimaneva ancora da raggiungere una larghissima fascia di utenza di prima motorizzazione. A differenza di paesi come la Germania, dove ebbero molto successo delle specie di motocarrozzette a due tempi, a tre o quattro ruote, in Italia simili esperienze fallirono una dopo l'altra: come non ricordare laIso "Isetta" (1953/1956), geniale creazione che troverà il giusto riconoscimento solo in Germania, costruita con marchio BMW fino agli anni 60? Per il mercato italiano parve dunque indispensabile pensare ad una soluzione di una minima, ma "vera", automobile; un'automobile che rinunciasse, il più possibile, a qualsiasi compromesso con la motocicletta.

Sin dal 1952 correva voce che la Fiat pensasse di realizzare una piccola vettura economica. Quando nel marzo 1955, fu presentata la "600", parve che il progetto di una automobile minima fosse stato finalmente raggiunto. L'anno seguente invece ripresero a circolare voci ufficiose in merito ad una nuova vetturetta Fiat, fino a quando cominciarono ad essere osservati, fotografati e poi pubblicati, dei prototipi circolanti che inequivocabilmente confermarono l'imminente messa sul mercato di una nuova vettura davvero "minima", dalle caratteristiche decisamente rivoluzionarie per la corrente produzione Fiat. Le principali innovazioni introdotte riguardavano la meccanica, che si discostava palesemente dall' ortodossia costruttiva Fiat (motore bicilindrico raffreddato ad aria, filtro dell'olio centrifugo, e cambio di derivazione motociclistica, senza sincronizzatori), inoltre vennero adottate soluzioni già sperimentate per la 600 (soprattutto la balestra trasversale all'avantreno) che, oltre ad assolvere il compito del mezzo elastico, risulta essere anche elemento stabilizzatore. A completare il quadro di un progetto che si rivelerà di vita assai longeva, é da ricordare l'efficiente sistema elastico con cui il motore venne ancorato alla vettura; sistema che ben ammortizza le non indifferenti vibrazioni del motore bicilindrico.





Garlenda. Il raduno dove la piccola Titti ne è uscita ben piazzata e premiata.